I portuali del Golfo di Fos e di Marsiglia si rifiutano di essere complici del massacro in corso a Gaza. È con questa motivazione che i sindacalisti della CGT – Confederazione Generale del Lavoro francese – hanno annunciato il loro netto rifiuto di caricare un carico di armi destinato all’esercito israeliano. Secondo quanto emerso da un’inchiesta congiunta dei media Disclose e The Ditch, il cargo avrebbe dovuto imbarcare dal porto francese ricambi per mitragliatrici utilizzate da Israele nei bombardamenti sulla popolazione palestinese. “Siamo per la pace tra i popoli e contro ogni guerra – hanno dichiarato i sindacalisti – Dopo aver informato datori di lavoro e autorità, abbiamo identificato il container con le munizioni prodotte dall’azienda Eurolinks. I pallet sono stati isolati e non verranno caricati sulla nave diretta a Haifa”.
In risposta a questa presa di posizione, i lavoratori portuali di Genova, con l’appoggio dell’USB, hanno lanciato un presidio per impedire l’attracco della nave ZIM Contship ERA, attesa anche a Salerno prima di rientrare in Israele. “Non vogliamo essere complici del genocidio in atto a Gaza – scrivono – e invitiamo la cittadinanza a unirsi a noi contro le guerre alimentate dai nostri governi e in solidarietà con le vittime”.
La mobilitazione continua: il cargo, con oltre 14 tonnellate di materiale bellico, è stato costretto a salpare da Marsiglia senza il carico grazie al coraggio dei portuali. Ma i container potrebbero ancora essere spediti da altri scali. La richiesta è chiara: aumentare la pressione pubblica e sostenere chi, come questi lavoratori, rischia in prima persona per la giustizia.