Trump lancia le bombe per conto di Bibi
Donald Trump ha annunciato che le forze statunitensi hanno colpito con successo tre siti nucleari iraniani, tra cui il complesso di Fordow, fortemente protetto, che secondo le sue parole è stato “eliminato”. La decisione di Trumpdi unirsi all’offensiva militare di Israele contro l’Iran segna una significativa escalation del conflitto. Solo l’altro ieri Trump aveva dato a Teheran un ultimatum di 14 giorni, salvo poi smentirsi con l’azione militare. Dal canto suo l’Iran stava partecipando alla mediazione proposta dalla Ue a Ginevra.
La supplica di descalation dopo l’escalation
Trump ha pubblicato su Truth Social che l’attacco è stato completato con successo e che gli aerei militari stavano facendo ritorno, ribadendo che “ORA È IL MOMENTO PER LA PACE!”. In un breve discorso televisivo dall’Oval Office, Trump ha avvertito che il futuro dell’Iran potrebbe essere di “pace o tragedia” e che esistono molti altri obiettivi che gli Stati Uniti potrebbero colpire. Ha inoltre affermato che le principali strutture di arricchimento nucleare iraniane sono state completamente distrutte.
L’Iran si appella al diritto internazionale
Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha accusato gli Stati Uniti di violare il diritto internazionale, sostenendo che l’attacco agli impianti nucleari pacifici dell’Iran è una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT). Ha definito gli eventi del mattino “scandalosi” e destinati ad avere “conseguenze permanenti”, invitando tutti i membri dell’ONU a preoccuparsi per questo comportamento pericoloso e illegale.
IAEA: Nessuna prova che l’Iran lavori alla bomba atomica
Secondo i rapporti e le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), l’organismo delle Nazioni Unite incaricato di monitorare le attività nucleari a livello globale, non sono emerse prove che dimostrino uno sforzo sistematico da parte dell’Iran per sviluppare armi nucleari. In particolare, il direttore generale dell’IAEA ha chiarito in più occasioni che, sulla base delle informazioni raccolte fino ad oggi, non esistono elementi che confermino la volontà iraniana di costruire una bomba atomica. L’agenzia sottolinea però che la mancanza di accesso a tutti i siti e a tutte le informazioni rappresenta un limite nella capacità di fornire una valutazione definitiva e assoluta sulla questione.