La massima autorità religiosa in Iraq ha messo in guardia dalle conseguenze del proseguimento dell’aggressione israeliana contro l’Iran, invitando le parti internazionali e i paesi del mondo a intervenire per fermare questa guerra e trovare una soluzione pacifica al dossier nucleare iraniano.
Condannando qualsiasi minaccia di attacco alla leadership religiosa e politica suprema dell’Iran, l’autorità religiosa Ayatollah Ali al-Sistani ha avvertito, in una dichiarazione pubblicata oggi, che “il compimento di un passo criminale di questo genere, oltre a rappresentare una chiara violazione degli standard religiosi ed etici e una palese violazione delle consuetudini e delle leggi internazionali, preannuncia conseguenze estremamente negative per la situazione dell’intera regione e potrebbe portare a una situazione completamente fuori controllo, con il rischio di una caos diffuso che aumenterebbe le sofferenze dei popoli e danneggerebbe gli interessi di tutti in misura estrema”.
Al-Sistani, nel suo secondo comunicato dall’inizio dell’aggressione israeliana contro l’Iran, ha esortato “tutti i soggetti internazionali rilevanti e i paesi del mondo, in particolare quelli islamici, a fare ogni sforzo per fermare questa guerra ingiusta e trovare una soluzione pacifica ed equa al dossier nucleare iraniano, secondo le regole del diritto internazionale”.