Durante un incontro con il leader dei coloni, Yariv Levin ha definito il piano di annessione della Cisgiordania come concreto e realizzabile, sottolineando che si tratta di una “occasione storica” che Israele non può lasciarsi sfuggire. Secondo lui, è il momento di estendere la sovranità israeliana su questi territori, considerati occupati dalle Nazioni Unite, e di farlo diventare una priorità nazionale, sia per motivi di sicurezza sia per garantire pari diritti ai coloni israeliani che vi risiedono.
Parallelamente, mentre emergono segnali di possibile tregua a Gaza, alcuni membri del governo israeliano, in particolare i ministri di ultradestra Smotrich e Ben-Gvir, si stanno muovendo per ostacolare qualsiasi accordo di cessate il fuoco, coordinandosi per formare un fronte comune contro la proposta sostenuta dagli Stati Uniti. L’ufficio di Smotrich ha smentito un incontro diretto, ma una fonte vicina ha ribadito che, per loro, la vittoria a Gaza e la sorte degli ostaggi sono troppo importanti per essere oggetto di manovre mediatiche.