Gaetano Manfredi smentisce Gaetano Manfredi. A 24 ore dalla mozione del consiglio comunale di Napoli, mozione di condanna a Israele che esorta l’ente a denunciare il genocidio in atto a Gaza e a sospendere ogni rapporto con i responsabili di tale crimine, mozione votata da Manfredi stesso da come appuriamo dal verbale in quanto passata ad unanimità, ecco che il sindaco contraddice se stesso: “Non so cosa significhi lo stop ai rapporti con Israele”. Preso atto che il sindaco della terza città d’Italia e presidente dell’Anci voti atti amministrativi che non conosce ecco la spiegazione di tale azione “ho espresso un principio», ribadendo come occorra «distinguere quelle che sono le azioni del governo con quello che è il popolo israeliano. Credo che con il popolo israeliano dobbiamo mantenere sempre rapporti di relazione, di civiltà, soprattutto con quella parte del popolo israeliano che sostiene percorsi di pace e di tolleranza».

Sergio D’Angelo primo firmatario della mozione di condanna a Israele interpellato a riguardo spiega: “Su cosa intendesse dire Manfredi sarà meglio chiederlo a lui, sul senso della mozione si può aggiungere poco altro. È un documento articolato di riflessione che chiede una chiara presa di posizione dei comuni aderenti a Anci affinché si dia spazio alle voci di denuncia sia della comunità mondiale e di ampi settori della comunità ebraica e della società israeliana contrari al massacro dei civili e alle politiche di ultradestra religiosa al governo con Netanyahu. Il consiglio comunale si schiera in sintonia con gli appelli degli ellettuali ebrei del 2023 e del 2025 tra cui Naomi Klein, David Grossman, Judith Butler, Tony kushner. E a seguire nel 2025 Anna Foa, Siegmund Ginzberg, Carlo Ginzburg, Helena Janeczek, Gad Lerner, Roberto Saviano, Widad Tamimi oltre 350 rabbini. Ebrei e Ebrei Italiani che affermano “No alla pulizia etnica, Italia non sia complice”

Se il consiglio comunale prende parola  sarebbe inutile aspettarsi dal sindaco di Napoli atti più significativi, come la richiesta di esclusione di Israele dai programmi europei Horizon che vedono la collaborazione di numerosi atenei italiani in ricerce scientifiche che hanno ricadute e impieghi in campo militare da parte di uno stato genocida. Manfredi prima di essere sindaco di Napoli ha ricoperto i ruoli di Rettore alla Federico II, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane oltre che ministro dll’università e della ricerca.

Continuano quindi le magre figure della giunta Manfredi proprio sul genocidio in corso a Gaza. Dinanzi a una città e a un consiglio comunale che ripetutamente hanno preso posizione di condanna, nella recente memoria resta la penosa sortita dell’assesore da compagnia Teresa Armato, la quale incapace di distinguere tra un giornalista, una coppia di turisti, e un gruppo di scadenti agenti provocatori guidati da Giuseppe Crimaldi offrì caffé e sfogliatella (nella foto) a chi rivendicava, starnazzando, con la videocamera del cellulare accesa la bontà di Israele in una taverna che aveva aderito alla rete di boicottaggio dei prodotti israeliani.