Il 2 luglio 2025, un raid aereo israeliano ha colpito l’abitazione di Marwan Sultan, direttore dell’Ospedale Indonesiano di Gaza, uccidendo lui e diversi membri della sua famiglia, tra cui la moglie e almeno tre figli. La notizia è stata confermata dal Ministero della Salute di Gaza e da organizzazioni umanitarie internazionali, che hanno definito l’attacco una “grave violazione dei principi umanitari” e una “perdita profonda” per la comunità medica locale.
Sultan era una figura di riferimento nella sanità di Gaza, noto per la sua dedizione e per aver continuato a prestare servizio anche durante i periodi più critici del conflitto. L’Ospedale Indonesiano, da lui diretto, era uno dei principali centri sanitari del nord della Striscia, già gravemente danneggiato da precedenti attacchi e dichiarato fuori servizio dalle Nazioni Unite a causa dei ripetuti bombardamenti e dei danni strutturali.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito un “importante terrorista di Hamas” nella zona e di essere in fase di revisione delle segnalazioni riguardanti vittime civili non coinvolte. Tuttavia, il Ministero della Salute di Gaza e la famiglia di Sultan hanno respinto ogni legame del medico con movimenti politici, sottolineando il suo impegno esclusivo verso i pazienti e la popolazione.
L’attacco si inserisce in un contesto di crisi umanitaria acuta: il sistema sanitario di Gaza è al collasso, con ospedali distrutti o inservibili e oltre 1.500 operatori sanitari uccisi dall’inizio della guerra. Solo nelle 24 ore precedenti, almeno 139 persone sono morte per operazioni militari israeliane, mentre la popolazione sfollata soffre anche per il caldo estremo e la scarsità di acqua ed elettricità.
La comunità internazionale e varie organizzazioni umanitarie hanno espresso cordoglio e condanna, chiedendo il rispetto del diritto internazionale e la protezione del personale medico.