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08 July 2025

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[Palestina] Mazen Kerbaj, la frustrazione per un genocidio in diretta streaming

“Gaza in My Phone” è molto più di un semplice libro a fumetti: è un grido di rabbia, un abbraccio di solidarietà, una finestra aperta sul dolore e sulla speranza di un popolo. Mazen Kerbaj, fumettista libanese di fama internazionale che oggi vive e lavora a Berlino, ha dato vita a questo progetto nel cuore della tempesta, rispondendo con la sua arte alle immagini di guerra e violenza che, dal 7 ottobre 2023, hanno invaso i nostri schermi e le nostre coscienze. Solo due giorni dopo l’inizio del conflitto, Kerbaj ha preso in mano la penna e ha iniziato a disegnare, trasformando la sua creatività in un atto di testimonianza e di resistenza.

Ogni tavola, realizzata in bianco e nero, sembra sussurrare una storia, gridare un dolore o raccontare una sfida. Le immagini si susseguono, accompagnate da slogan e didascalie che colpiscono dritti al cuore, invitando il lettore a fermarsi, riflettere, lasciarsi commuovere e, soprattutto, a non restare indifferente. Kerbaj non si limita a documentare: con la sua arte dà voce alle vittime, restituisce dignità ai corpi e ai volti che la guerra cerca di cancellare, e ci costringe a guardare in faccia una realtà che troppo spesso preferiamo ignorare.

Vivere a Berlino, dove il sostegno alla causa palestinese viene spesso represso, ha reso ancora più forte la scelta di Kerbaj di usare la sua arte come arma di sensibilizzazione. Il suo libro è diventato un simbolo di solidarietà globale, un ponte tra chi vive la tragedia in prima persona e chi la osserva da lontano, impotente ma non disposto a voltare lo sguardo. Per la prima volta nella storia, un genocidio viene documentato in tempo reale, non solo dai media, ma da chiunque abbia uno smartphone in mano. Kerbaj raccoglie questa testimonianza collettiva e la restituisce al mondo, con la forza e la delicatezza di chi sa che l’arte può cambiare le coscienze.

Il fumettista racconta che il progetto è nato per protestare, per creare consapevolezza e, soprattutto, per resistere. Le sue illustrazioni, pubblicate online quasi in tempo reale, sono diventate virali, permettendo a migliaia di persone di esprimere la propria solidarietà e di sentirsi parte di una comunità che non vuole dimenticare. Il libro, pubblicato da OR Books nel 2025, non segue un ordine cronologico: è un’opera autonoma, un diario di guerra che va oltre la cronaca, diventando una testimonianza artistica e politica contro l’oblio e la disumanizzazione.

Le recensioni che accompagnano il lavoro di Kerbaj sono unanimi nel riconoscere la potenza del suo messaggio. Saul Williams lo definisce “un’inversione di un algoritmo pesantemente sorvegliato che attira l’attenzione e tocca sempre il cuore”. Rabbi Alameddine, invece, lo descrive come “un testimone di una guerra che ci viene costantemente chiesto di ignorare, un promemoria di un disastro che ci viene chiesto di dimenticare”. Il libro è stato tradotto anche in francese, con il titolo “Gaza”, pubblicato da Actes Sud BD nel febbraio 2025, arricchito da alcuni disegni inediti che rendono ancora più profonda la riflessione sull’orrore e sulla bellezza della resistenza.

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